Artista inserito il 4 marzo 2015
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Gennaro Mele è nato a Napoli nel 1972. Attualmente vive a Seregno, nella provincia di Monza e della Brianza. I suoi studi sono andati di pari passo con la sua passione per l’arte.
Diplomatosi al Liceo Artistico ha successivamente conseguito la Laurea in Conservazione dei Beni Culturali.
Ha esposto in diverse località d’Italia, proponendo attraverso le diverse
sperimentazioni le proprie elaborazioni apparentemente estranee alle dinamiche sociali contemporanee, ma in realtà profondamente affini. LA RICERCA ESTETICA Pittura ragionata, che riflette il mondo filtrato dalla propria introspezione. Le colate di colore diventano forme accostate e definite dalla linea, un elemento astratto, essenziale a 'mettere insieme' percezione e pensiero. Le forme di colore collegate dalla linea, dunque, ma anche dalla loro ripetizione nell'opera, tendono a favorire nella mente dello spettatore una sensazione di equilibrio e misura. Non c'è movimento, ma immediatezza dell'idea: la singola forma di colore non significa nulla, ma collegata alle altre costituisce la rappresentazione. Il singolo individuo è persona per mezzo dell'altro perché permette la relazione, il singolo colore è significante in relazione agli altri. Il messaggio sottinteso è chiaro: una visione del mondo basato sull'equilibrio e rispetto tra gli uomini in totale contrapposizione all'idea attualmente predominante di prevaricazione e annullamento dell'altro. Nonché una proposta artistica che recuperi l’aspirazione all’universale e rompa con le tendenze contemporanee che hanno estromesso memoria, simboli e narrativa. Intesi come elementi istantanei della ricerca pittorica sull'atemporalismo. L’ATEMPORALISMO DELLA MIA PITTURA “Nei miei lavori pittorici ogni forma di colore è un istante bidimensionale in posizioni ben definite e accostate che nel loro insieme intrecciato (dalla linea) restituiscono l'idea tridimensionale che è idea di unità. La realtà è una dimensione atemporale, poiché il particolare e l'universale sono un'unica dimensione dell'adesso e il tempo un fenomeno generato dalla percezione di movimento che l'uomo fa della realtà (lo spazio), condizionata dalla coscienza di essere mortale. In pratica il tempo non esiste, ma è la percezione del cambiamento della materia a generarne l'idea. Questo principio rende possibile l’idea di immortalità racchiusa tutta negli istanti percepiti dell’adesso qual è ogni mia opera.” |
jerry@gennaromele.it