ART PAPER GALLERY

SONIA BENEVELLI

Vive e lavora a Reggio Emilia. 

È stata docente di Educazione Artistica, diventata poi Arte–Immagine, nella Scuola Secondaria Statale di primo   grado.

Si è diplomata Maestro d’Arte presso l’Istituto Statale d’Arte “G. Chierici”, dove ha proseguito gli studi ottenendo il Diploma di Maturità d’Arte applicata, sezione Arte del tessuto, decorazione e stampa. Ha frequentato la Facoltà di Materie Letterarie dell’Università di Parma con indirizzo in Storia dell’arte.

Nell’anno 2007, dopo una formazione quadriennale presso Art Therapy Italiana di Bologna, ha conseguito il Diploma di Arte Terapeuta. 

Da alcuni anni coniuga attività terapeutica e ricerca artistica, tenendo workshop e sessioni di Arte Terapia. 

“Dipingo in prevalenza su tavola e tela cercando suggestioni materiche. 

Mi piace l’idea di suggerire un’associazione insolita che lasci libero l’osservatore di scegliere di quale terra o di quale cielo si tratti.”

Prediligo la forma ovale, che ritengo più morbida, dinamica, meno definita e definitiva. Uso pigmenti, colori acrilici e ad olio, ai quali accosto o intreccio inserti materici come sabbia, garze, tele, fili, trame e frammenti di vetro.

Realizzo inoltre immagini fotografiche che a volte completo con inserti materici. 

Accosto materiali dalle textures differenti, spesso opposte, ed utilizzo colori iridescenti, dorati, ramati e argentati perché riflettono la luce in modo multiforme e mutevole, cambiando così realtà e percezione dell’immagine.

Appunti fotografici e altro…

La possibilità di fotografare con lo smartphone mi dà la libertà di poter “fissare” un momento luminoso, una percezione visiva istantanea, un’associazione emotiva, una curiosità formale o cromatica mentre faccio “altro”: una passeggiata, un viaggio, un momento conviviale, di lettura o di riposo.

Da questo nascono le mie immagini. Nascono cioè dalla curiosità di appropriarmi di ciò che mi incuriosisce, stupisce o mi pare insolito in quel momento, in ciò che mi circonda e vedo istantaneamente. 

Mi posso avvicinare al soggetto, selezionarne un particolare o cercare di cogliere tutto l’insieme.

Tutto questo diventa un’immagine fotografica, un “pretesto”, che cerco di allontanare dal soggetto iniziale, intervenendo su di essa con materiali e colore, per trasformala in una rappresentazione diversa: interiore.

Uso garze e piccoli spaghi, che posso manipolare con leggerezza, senza violare pesantemente ciò che è già rappresentato. 

Uso il colore oro che trovo leggero, neutro e luminoso, in grado di “giocare” con la luce e suggerire molteplici suggestioni e possibilità interpretative. L’oro simbolicamente associato alla riparazione o a uno spazio ultraterreno.

Settembre 2020

Sonia Benevelli

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